Veementi saluti

post-18_2016

Stasera, durante un aperitivo, si commentava un certo comportamento (il non voler salutare una collega che va in pensione, solo perché non ci vai d’accordo).
E allora mi è venuto in mente questo passo:

“Quando egli diede le dimissioni dall’esercito, i soldati del suo reggimento trassero un sospirone, poiché difficilmente si poteva immaginare un comandante più rigido e meticoloso. L’ultima volta che egli varcò, uscendo, il portone della caserma, lo schieramento della guardia ebbe luogo con speciale celerità e precisione, come da alcuni anni non avveniva; il trombettiere, che pure era il migliore del reggimento, superò veramente se stesso con tre squilli di attenti che divennero proverbiali, per il loro splendore, in tutto il presidio. E il colonnello, con un leggero inarcamento delle labbra che poteva sembrare un sorriso, mostrò d’interpretare come un segno di commosso ossequio quella che in sostanza era una manifestazione di intimo giubilo per la sua partenza.”

Il brano è tratto da “Il segreto del bosco vecchio” ed è un esempio di come Dino Buzzati fosse anche un fine umorista, come d’altronde non può non essere chi scruta la realtà attraverso la lente del mistero, dell’assurdo e del disincanto.


Un modo semplice di reagire a un complimento

Questo è un post di protesta contro la “falsa modestia”. In particolare mi riferisco a quella falsa modestia per cui, di fronte a un complimento sincero, molte persone, invece di accettarlo serenamente e farsene una ragione, cominciano a fare di tutto per rifiutarlo. Questo genere di situazione mi indispettisce parecchio. Perché io, per carattere, elogio spesso le persone (solo elogi sinceri, niente complimenti ipocriti o tanto per dire). Ognuno di noi possiede delle qualità, delle capacità, delle caratteristiche sue personali per le quali essere elogiato. E trovo che sia bello per noi vedere che un altro si accorge di tali qualità. Infatti, così come mi piace sottolineare i pregi altrui, amo anch’io essere elogiata. E quando ricevo un complimento – qualunque tipo di complimento: che riguardi il mio aspetto fisico, qualcosa che so fare/ho fatto bene o una mia dote caratteriale – faccio una semplice cosa: sorrido e dico grazie. Magari a volte non sono proprio d’accordo col complimento perché lo trovo esagerato? Embe’? Se quello la pensa così su di me, è il suo giudizio e ci saranno dei motivi per cui se lo è formato. Ha senso che io mi metta lì a schermirmi, contestare e precisare che no, non sono poi così bella/brava/dotata? NO.

Perciò, cari lettori o viandanti che passate di qui, le prossime volte che qualcuno vi farà un complimento sincero (e si capisce subito se il complimento è sincero o no), non sminuite l’opinione che il poveretto vi ha appena espresso negandola e iniziando a elencare tutti i motivi per cui non meritate quel tale complimento: così non sembrate educati, pudichi o modesti, ma solo dei rompiscatole maleducati. Dite grazie senza stare a contestare, fate un bel sorriso e portatevi a casa l’elogio, ché tanto di critiche ne raccogliamo più dei complimenti, non c’è pericolo di riceverne troppi!