A New Year’s Eve Carol

Dalla mia localizzazione, l’anno 2012 è cominciato in un tripudio di fuochi d’artificio, petardi e musica araba a palla (quest’ultima non si è ben capito da dove provenisse e soprattutto perché, dato che mi risulta che il calendario arabo segua una datazione diversa dalla nostra). Roba che poi, dopo mezzora e più di questo fracasso, se uno per caso avesse voluto andare a dormire – tanto per iniziare l’anno nuovo da riposato e non da zombie – non avrebbe comunque potuto farlo. Svegli a oltranza, festeggianti per costrizione, ma va bene così, e allora via con un’altra partita a Trivial Pursuit (acculturiamoci!) mentre là fuori la città non pensa a dormire e chi ci pensa è perché sta male.
E come ogni Capodanno, allo scoccare della mezzanotte parte quel pizzico di nostalgia; nel mio personale New Year’s Eve Carol, mi vengono a trovare tutti (più o meno) i Fantasmi dei Capodanni Passati e così mi rivedo bambina annoiata durante gli interminabili veglioni a Piacenza pieni di parenti e amici di parenti ora per la maggior parte – purtroppo – passati ad altra vita o quelli più piacevoli sempre a Piacenza ma con solo la mia famigliola più nonna e prozia, e mio padre che voleva giocare sempre a tombola senza riscuotere grandi consensi; mi rivedo adolescente fanaticamente festaiola, con quei Capodanni vissuti  permanentemente in micro-minigonna e scarpe strette, in giro per la città da una festa all’altra, ovviamente congelata e coi piedi rattrappiti e non particolarmente divertita (ma non l’avrei mai ammesso, neanche sotto tortura!); un paio di Capodanni malata a casa, a mangiare arachidi e pistacchi coi miei genitori davanti alla tv (e vabbe’) e pure i Capodanni in solitudine, ché nel mio periodo esistenzialista mi sentivo ganza a stare da sola tappata in casa a spararmi un cineforum tutto per me (tipo “maratona Woody Allen”) mentre “tutti gli altri”, accecati dal velo di Maya, festeggiavano il nulla (ma quanto si può essere insopportabilmente snob a 20 anni?).
[Uhm… cominciano a essere un po’ tanti questi Capodanni.]

E poi la notte passa e arriva il giorno, quel giorno silenzioso e sospeso che non sembra un tempo vero, che vivi piano perché hai quasi paura di disturbare.

Ma dal 2, si comincia a fare sul serio. 2 gennaio 2012: ci siamo!!! Pronti, partenza, VIA! Stessa giostra, altro giro! E il mio ricomincia da una bella capatina in biblioteca e poi in libreria (questa non è una novità però!).

E voi? Cominciato bene l’anno?


9 commenti on “A New Year’s Eve Carol”

  1. paolo f ha detto:

    Il 2012 per me inizia bene, con tanti buoni propositi e con il nuovo diario tenuto su due vecchie agende, rigorosamente tutti i giorni come regola, innanzitutto per ricordarmi quello che faccio e che penso: negli ultimi anni mi sta svaporando tutto…

    "Mi piace"

  2. Massenzio ha detto:

    Comincia talmente bene che il momento topico di ieri è stata la preparazione dell’aperitivo,e stamattina sono già a lavorare. Insomma, “potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere”.
    [cit.]

    "Mi piace"

  3. ediaco ha detto:

    🙂
    Conosco (quasi) tutte le tipologie “capodannesche” che citi, e potrei aggiungerne un paio…
    Comunque l’anno è iniziato bene: a Cesena, nel pomeriggio del 1 gennaio, ogni anno si tiene la “Marcia della pace”, che sembra fatta apposta per vedere gente e farsi gli auguri…
    Sul fronte librario, invece, solleticato dal film su Sherlock Holmes, ho ripreso in mano alcuni racconti di Conan Doyle, soprattutto quelli sulla fine e sul ritorno del celebre detective. In libreria passerò anch’io, ma sul comodino c’è ancora una discreta pila in attesa… 😉

    "Mi piace"

  4. melchisedec ha detto:

    Per me è esattamente l’opposto: il passato scoppiettante, il presente nella quasi totale indifferenza.
    Nel complesso l’anno è cominciato sereno.
    Che buona energia, Ilaria!
    Buon Tutto! 🙂

    "Mi piace"


Lascia un commento