Cooking for dummies

cuocoNel caso qualcuno si chiedesse se e come procedono i miei progressi culinari, vi dirò che in effetti sono progredita nel bruciare pranzi e cene; ormai brucio tutto il bruciabile, e forse anche l’imbruciabile. Nel qual caso, vado di scatolame. Scatolette, le migliori amiche di un’incapace. Sento che così facendo mi sto accorciando la vita. Comunque il mese di agosto doveva essere dedicato – tra le altre cose – a migliorare (migliorare è una parola grossa, diciamo pure: imparare) a cucinare e così sarà; del resto, posso solo fare progressi. Di una cosa sono certa: o mi trovo un marito cuoco, oppure non appena avrò i soldi assumerò non una colf ma una cuoca: è il mio sogno, davvero, una cuoca che non mi cucini niente di speciale, solo un pranzetto sano, gustoso e non cancerogeno, ogni santo giorno!

 (nell’illustrazione: il mio marito ideale)


17 commenti on “Cooking for dummies”

  1. melchisedec ha detto:

    Almeno sotto il profilo culinario potrei esserlo, eh eh eh! So cucinare sia il semplice che il complesso.Devi iniziare, a mio parere, dalle basi; io ho imparato osservando mia madre. Lezioni in diretta.

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  2. altarf ha detto:

    Io mi offro per un corso accelerato di cucina mediterranea. Roba semplice, veloce, ( quasi tutto ),  digeribile  e gustosa.Un segreto per non bruciare le cose è che , quando si cucina , non si devono fare altre cose, le pentole non bisogna mai abbandonarle, si deve seguire la cottura minuto per minuto ! Si impara con l'esperienza.Lo sapevo che Melchisedec, tra le tanti doti, possedeva anche la maestria culinaria: ha ragione, per imparare bisogna osservare i cuochi al lavoro. A parte gli scherzi , suggerisco a Flalia la visione della prova del cuoco, ma non la gara di cucina, le signore che intervengono una volta alla settimana: l'anno scorso c'era una romagnola, o forse proprio bolognese, che era la fine del mondo! Anche la Anna Moroni , comunque non è male! Coraggio, qualche pasticcio si combina tutte, ma teniamolo per noi !Ciao a tutti, Ornella 

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  3. flalia ha detto:

    Melchisedec: eeeh, lo so, lo so, caro Mel, più papabile di te! Comunque hai ragione, ma anche mia madre è negata, ecco il mio problema! In casa mia ha sempre cucinato mio padre, ma a suon di surgelati o cucina basilare tipo bistecchine, pastasciutta eccetera (dove ovviamente me la cavo anch'io, a parte qualche bruciatura). Comunque ho un amico che mi darà qualche lezioncina… prima che io deperisca irrimediabilmente!! 😉Ornella: ecco, hai usato gli aggettivi che voglio raggiungere per la mia alimentazione: semplice, veloce, sana e gustosa. Perché il mio "dramma" è che io non sono una di quelle persone a cui mangiare non interessa: per es. ho un'amica che non sa cucinare ma a lei non importa, non soffre a mangiare pasta e salumi tutti i santi giorni, invece a me mangiare piace molto, ci tengo a mangiare bene. Quindi ce la farò (prima o poi)!!

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  4. kittymol77 ha detto:

    Vedila così, visto che poi ami il cibo: cucinare è una delle più alte forme di creatività. Per non farla scadere però, è necessario non cucinare ogni giorno. O almeno, è così per me. Scatolette (solo di tonno) e insalata alternate a Quattro salti in padella, che costano ma sono favolosi, più un piatto caldo realizzabile in 15 minuti: bocconcini di pollo e patate saltati in padella. Ricetta facile e sempre apprezzata da tutti.. Questa la ricetta: petti di pollo (uno a testa), un paio di spicchi di aglio, rosmarino, patate (almeno una a testa), olio extra vergine, timo, sale, appena un niente di peperoncino. Metti in padella antiaderente l'aglio (pulito, of course), tagli i petti di pollo a grossi pezzi quadrati, tagli le patate in quattro e poi a quadrati non troppo grossi e aggiungi in padella, metti il rosmarino (un paio di rametti), spruzzi un pizzico di timo e sale q.b., Un filo d'oilio e appena un micron di peperoncino. Accendi il fuoco e dai una girata per far girare l'olio un pò su tutto. Metti il coperchio e fai andare a fuoco vivace per 5 minuti agitando ogni tanto la padella perché non si attacchi tutto. Dai una prima girata con un mestolo di legno e abbassi la fiamma lasciandopoi il coperchio di tre quarti. Agita ogni tanto la padella, tenendo il coperchio fermo con una presina.A dieci minuti altra girata del tutto. Appena vedi che le patate iniziano a rosolare e a fare la crosticina, controlla la cottura con una forchetta. Se entra agevolmente sia nel pollo che nelle patate, togli il coperchio e le fai "saltare" un paio di volte tenendo sempre sopra il coperchio (eviti gli spruzzi ovunque). Il piatto dovrebbe essere pronto. Hai un piatto completo senza troppe complicazioni e si rivela sempre formidabile quando inviti qualcuno all'ultimo minuto.

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  5. Masso57 ha detto:

    Tsè…..come le so aprire io le scatolette di tonno & simmenthal, nessuno……

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  6. latendarossa ha detto:

    Io poi quando apro una scatoletta, succede quasi sempre che, in un modo o nell'altro mi procuro un taglietto ad un dito. Quindi cerco moglie che sappia cucinare bene e…mi spiace, Flalia non posso accettare la tua proposta di mqtrimonio (almeno finchè non migliori…ehm, impari).

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  7. MrsCraddock ha detto:

    Ciao, Flalia. Sai, io che, normalmente, cucino piuttosto bene ho avuto un periodo di "tutto bruciato, tutto immangiabile" proprio subito dopo il matrimonio. Esattamente quando una giovane sposina tiene particolarmente a mostrare le sue doti. Sarà stato il nuovo forno oppure l'emozione, chi lo sa, fatto sta che mi faceva una rabbia!Comunque sono periodi. Poi passano. Chissà, presto magari ci dirai di essere diventata un gourmet. Io credo che in cucina conti molto l'atteggiamento rilassato, il piacere di mettersi ai fornelli senza temere il risultato.Un baciotto, cuoca in erba.

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  8. altarf ha detto:

    Concordo con MrsCraddock.Stamattina ricordavo come , appena diventata padrona di casa mia e della mia cucina ( anche mia mamma cucinava proprio perché ci era costretta! ), sono partita con grande ambizioni: arrosti , polpettoni, frittatone, insomma, cose piuttosto complicate. Poi ho scoperto che la cucina migliore, e anche più gradevole da presentare agli invitati, è quella più semplice, per tutti i giorni. Piano piano mi sono creata i miei piatti, che non sono tanti, ma mi soddisfano. E in fondo , la cosa importante non è questa ?Arrischio un baciotto anch'io, a presto,Ornella 

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  9. flalia ha detto:

    Kittymol: grazie per la ricetta! Sembra alla mia portata! In quanto ai 4salti in padella, ne sono un'estimatrice anch'io 🙂Masso: eh eh, questo è da vedere, ormai anch'io non scherzo! Marcello: ih ih, hai ragione, moriremmo d'inedia! MrsCraddock: hai ragione sulla rilassatezza, mi ci proverò. E poi comunque anche nel mio caso c'entra il forno nuovo, perché cose che mi venivano bene nell'altra casa con un altro forno, qui mi vengono male, e in effetti ultimamente ho preso un po' meglio le misure. Insomma, qualche progressino l'ho già fatto!!!Ornella: ecco, infatti anch'io penso che mi specializzerò in alcuni piatti semplici ma efficaci, così sarò tranquilla per le varie occasioni; poi con calma se ci prendo la mano mi misurerò col resto. Ricambio il bacio 🙂

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  10. Lucyette ha detto:

    A tutte le ragazze che hanno il tuo problema, io do sempre lo stesso identico consiglio: IL MANUALE DI NONNA PAPERA. Giuro, non sto scherzando.Il manuale di Nonna Papera è pensato innanzi tutto per bambine, quindi sbagliare una ricetta è già una cosa difficile (se sbagli una ricetta del manuale di Nonna Papera sei un caso senza speranze, voglio dire ;-P). Eppure le ricette sono buone, semplici ma buone: cioè, non sono delle porcherie per bambinetti, sono perfettamente commestibili e io le servirei tranquillamente a cena.Provare per credere.

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  11. flalia ha detto:

    Lucyette: e va bene, prenderò il manuale di nonna Papera (dico sul serio: lo cerco). Così le altre avranno sui loro scaffali i ricettari di Lisa Biondi o Vissani e io avrò nonna Papera… fa niente, mi basta mettere qualcosa di decente sotto i denti!Comunque ho fatto un piccolo progresso: ieri mi sono cimentata in una fritturina e non l'ho bruciata, era buonissima! L'unica cosa bruciata è stata la mia mano, con l'olio bollente

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  12. Lucyette ha detto:

    Ahio Comunque sul serio, te lo consiglio davvero: le ricette sono facilissime, ma vengono bene per davvero! Alcune non richiedono nemmeno la cottura, pensa te…Un altro ricettario semplicissimo, sempre per bambini ma sempre buonissimo, è il ricettario IKEA per bambini. Costa pochi euro, lo trovi nei negozi IKEA. Il lato negativo è che, per alcune ricette, chiede di utilizzare ingredienti specifici che trovi solo all'IKEA (tipo le polpettine svedesi o i biscottini alle spezie eccetera; ovviamente va bene qualsiasi altra polpetta o qualsiasi altro biscotto, ma magari cambia un po' il gusto). Ma per il resto… ci sono ricette semplicissime e veramente deliziose *__*

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  13. Murasakishikibu ha detto:

    Sono figlia di una bruciatrice accanita (che tra l'altro quando non brucia ciò che cucina fa degli ottimi pranzi) quindi mi considero esperta in materia e ti passo LE CINQUE REGOLE D'ORO PER NON BRUCIARE QUEL CHE CUCINI1) Cucina il meno possibile: ciò che non cucini non può bruciarsi. Non ti senti attratta da carpacci, insalate, pinzimoni, frutta fresca in macedonia o con gelato, panna montata, sushi e sashimi, salumi, pesce affumicato? Ma anche frullati, frappé, sorbetti, bruschette, tartine e il classico pane-burro-e-marmellata ^__^2) Ama intensamente le pentole e le teglie antiaderenti3) Impara ad apprezzare il pesce al cartoccio (cotto in teglia o tegame antiaderente). E' una tecnica con cui puoi cucinare in realtà anche tutti i tipi di carne e verdura.4) Prediligi i cibi da cuocere poco: carne al sangue, verdura appena scottata. (d'accordo, col pollo non si può fare, e nemmeno con la zucca. Ma non è mica necessario mangiare pollo e zucca tutti i giorni)5) L'arrosto non è  tutto nella vita, e ciò che va lessato difficilmente riesce a bruciare (sì, lo so, impegnandosi tutto è possibile: io una volta ho bruciato due uova sode, ad esempio). In fondo, il modo migliore per fare le uova è in camicia oppure sode, no? E anche la pasta va lessata – per il sugo, ce ne sono di ottimi a qualunque banco gastronomia, senza contare il classico burro/olio e formaggio. Col pollo lesso puoi fare ottime insalate – no, il maiale lesso, sinceramente, non è cosa, tranne quando si chiama soprassata.Certa di avere con ciò  risolto ogni tuo problema, ti saluto ^__^(dimenticavo: non alzare mai troppo la fiamma. Una cottura un po' più lenta non ha mai rovinato niente, IMHO, e per fare un disastro bastano davvero pochi secondi. specie con soffritti e risotti)

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  14. Darthy ha detto:

    Io ho scoperto che ho un dono nel fare i pancakes. Non so fare nient'altro, ma i pancakes mi vengono bene. Aspetta, ora che ci penso, so fare benissimo un'altra cosa: il ghiaccio. Comunque concordo sul marito ideale. Se assomigliasse anche vagamente a David Boreanaz, poi, sarebbe perfetto.

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  15. flalia ha detto:

    Murasaki: hai ragione, mi sono data al lesso e si fanno meno danni, a parte i broccoli che, tenuti troppo tempo, quando li ho scolati erano praticamente svaniti nel nulla! Ma comunque stiamo migliorando, ho due coach d'eccezione: mio padre e il mio amico Paolo 🙂Darthy: ah ah, pensa che io, anziché imparare a fare cose più utili, mi ingegno in quelle più inutili, tipo i bignè 😉

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  16. Lucyette ha detto:

    LOL… Flalia, ho appena trovato la risposta alle tue esigenze matrimoniali (nel caso non trovassi un marito cuoco, a Torino abbiamo quello che fa per te!)

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  17. marinz ha detto:

    Oggi ho la possibilità di leggere il tuo blog e mi trovo questo "disastro" in cucina… secondo me ti manca un po' di concentrazione… ti posso consigliare, oltre al ricettario di cui parlava Lucyette, anche di partire dalla basi con semplici sughi per la pasta… in questo modo ti concentri sul piatto e in pochi minuti hai pronto delle ottime ricette… poi piano piano aumenti la difficoltà. :o)Io ho iniziato per diletto usando un libro di mia nonna… era una della Liebig e quindi dicevano di usare i dati tal dei tali o il brodo fatto con quel prodotto… però le ricette erano semplici… quindi è solo questione di allenamento "mentale" alla concentrazione del piatto.Un sorriso e buona cucina :o)

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