A cavalcioni della medaglia
Pubblicato: 31 dicembre 2009 Archiviato in: tempus fugit 5 commentiStremata – ma soddisfatta – per il trasloco, quest’anno abdico a qualunque festeggiamento particolare e passerò l’ultimo dell’anno in casa a sgranocchiare arachidi coi miei genitori, cosa che non accadeva da tempo immemorabile, anche perché quando accadeva, cioè da bambina, ero a Piacenza e c’erano anche sorella, cugini, nonna e prozia. Solitamente non faccio bilanci di fine anno, ma stavolta il bilancio sorge spontaneo. È stato per me un anno travolgente, nel bene e nel male. È l’anno in cui mi sono laureata e quello in cui ho perso il lavoro; l’anno della riacutizzazione ma anche della remissione della malattia; l’anno in cui ho gioito e sofferto per amore con grande intensità; l’anno in cui mi sono sentita sola e in cui ho scoperto di avere invece dei veri, preziosi, amici; l’anno dello sconforto profondo e dell’entusiasmo prorompente causati dalla casa nuova; l’anno della paura e della curiosità; l’anno in cui ho sperimentato per la prima volta uno stato d’ansia generalizzata e l’anno in cui ho imparato a dominarla anche grazie all’eccezionale scoperta della pratica della meditazione. Potrei andare avanti ancora; come avrete capito, è stato un anno vissuto a cavalcioni della famosa medaglia con un lato positivo e negativo, sballottata senza requie. È stato leggermente spossante ma anche eccitante; una cavalcata travolgente. Vorrei che il 2010 fosse un po’ più calmo e più solido. Ora che con la casa nuova e con la mia psiche ballerina mi sono un po’ stabilizzata, spero di essere più determinata nel fissare obiettivi e perseguirli (penso soprattutto al lavoro). Desidero continuare a coltivare la mia fiducia e la positività verso la vita come sto facendo; voglio provare a buttarmi di più nelle cose nuove. E se poi trovassi anche ‘sto benedetto Principe Azzurro che forse avrebbe bisogno di lasciar perdere i draghi e acquistare un buon navigatore satellitare, sarei ancor più contenta. 😉
E voi? Siete soddisfatti della rotta intrapresa?
In ogni caso, buon anno a tutti, l’ultimo di questi anni zero del nuovo secolo!
Grazie!
Buon anno anche a te!!! Mi sembra che le premesse ci siano tutte… 🙂
P.S. Il brano di Dickens è tratto da un racconto meno noto del Canto di Natale, un po’ più inquietante ma ugualmente stimolante… 🙂
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Sì, sono contento e fiducioso nella rotta testè intrapresa: come per te, anche per me inizia la riscossa.
Buon anno, Piccola! :-)*
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Sono proprio gli anni che ci mettono a dura prova quelli in cui cresciamo di più e impariamo l’arte del vivere. Mi rendo sempre più conto che le persone che hanno la vita facile restano moooooolto infantili e frivole…. non sai quanto me ne rendo conto!!!! Quindi anche se il prezzo è alto…. e forse anche noi preferiremmo esser un po’ più frivole…… quello che ci abbiamo guadagnato è tutto in saggezza e io ti auguro di godere un sereno e spensierato 2010… che alla luce del 2009 saprai apprezzare doppiamente!!! Un abbraccio!!!!
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Quale migliore festeggiamento che avere un proprio spazio?
Recupererai la stanchezza.
Un abbraccio.
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Ernesto: lo immaginavo, pensa che leggo quasi ogni anno Canto di Natale (perché ci sono affezionatissima) e mi riprometto sempre di leggere gli altri racconti di Dickens ma ancora non l’ho fatto. Rimedierò 🙂
Paolo: e che riscossa sia! Col necessario impegno, però, e credendoci 😉
MrsApple: grazie, speriamo! Comunque hai ragione, le difficoltà, se ben rielaborate, fortificano e soprattutto gli imprevisti o i progetti che non vanno come vorresti, ti aiutano a diventare più flessibile… ora però spero in un 2010 più stabile. Auguro il meglio anche a te, anche se sappiamo che è già in arrivo… 🙂
Mel: infatti, riparto da qui, dal mio spazio conquistato… e questo mi dà molta carica 🙂
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