BUON NATALE!

Domani è Natale, e come ogni Natale andrò a Piacenza dalla nonna materna. Noi non siamo dei gran mangioni, in famiglia, ma il pranzo di Natale (come quello di Pasqua) ha sempre avuto un suo menu fisso: antipasto, agnolotti in brodo (gli agnolotti sono una pasta con ripieno di carne), cappone ripieno e dolci (panettone, più torta di meringa con panna e cioccolato, quest’ultima non c’entra niente col Natale in sé ma c’entra con me che non amo il panettone e i torroni).

Da due anni a questa parte mia nonna – ossia la cuoca unica e ufficiale del pranzo natalizio – ha dato forfait: non ha più la forza e la voglia di cucinare e qui subentra il problema, nelle vesti di mia mamma.

Mia mamma, a cui cucinare non piace per niente (pur fingendo di seguire con attenzione le ricette della Clerici e commentandole da grande esperta), vuole però portare avanti la tradizione. Perciò è da circa cinque giorni che fa delle prove per il ripieno del cappone. Gli assaggiatori, oltre a lei stessa, siamo io e mio padre. Ogni giorno mi ritrovo nel piatto una porzione di ripieno, anzi diverse varianti di ripieno (benché, se variazioni ci sono, debbano essere di natura infinitesimale, nonostante l’opposta convinzione di mia madre), con mia mamma che mi interroga, nel modo terribile in cui solo noi donne sappiamo farlo, ossia:

– È venuto meglio questo o questo? –

Tutti sappiamo che di fronte a una domanda simile, qualunque sia la risposta, essa:

  1. verrà vissuta come un’offesa;
  2. sarà ignorata perché chi ha posto la domanda in genere ha già la propria risposta in mente.

E infatti, non c’è una volta che io o mio padre, nonostante lo sguardo angosciato che ci scambiamo e che rivolgiamo supplichevole al ripieno stesso, rispondiamo nel modo giusto.

– A me questo ripieno sembra veramente mooolto buono [captatio benevolentiae] ma non noto grosse differenze tra una prova e l’altra [NdA: non ne trovo nessuna], è gustosissimo in ogni modo! –, ho risposto io.

– Guarda, Eva, comunque tu lo faccia, ti viene sempre bene, è uguale a quello di tua madre! –, rincara la dose mio padre.

Ma nonostante tutto questo nostro entusiasmo, veniamo accusati di non avere il palato, perché non sentiamo le differenze. Allora ci riprova la sera, e stavolta magari provo a dire che qui ci aggiungerei più formaggio. Macché, se mai andrebbe diminuito!

Insomma, dopo queste prove sfiancanti, stamattina i miei sono partiti per Piacenza armati di una ricetta per ogni variante, e io li raggiungerò domani.

Non so come sarà alla fine il ripieno del povero cappone, ma vi posso garantire che io, ripiena, lo sono già!

Cari amici, vi auguro con tutto il cuore di trascorrere un Natale sereno e luminoso.


19 commenti on “BUON NATALE!”

  1. lauraetlory ha detto:

    BUON NATALE!

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  2. latendarossa ha detto:

    Pervaso da una gustosa e amabile ironia, questo tuo post. Brava cara Flalia. Poi ci dirai quale è stato il verdetto finale del resto del parentado? Nell’attesa che venga quel giorno, tanti auguri di Buon Natale a te e ai tuoi cari 🙂

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  3. melchisedec ha detto:

    Tutte uguali le mamme! Chiedono pareri, ma già sanno quel che faranno. Stessa tragedia vivo io e me ne rido.
    🙂
    Buon Natale! 🙂

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  4. ediaco ha detto:

    Anche a te auguri di un bel Natale, vissuto nella semplicità e nella condivisione.

    P.S. Il post precedente è fra le cose più belle che abbia mai letto. Grazie!

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  5. listen ha detto:

    Auguri di Buon Natale carissima Ilaria, mi spiace per il cappone…

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  6. castoretpollux ha detto:

    Augurissimi anche a te, meno la povero cappone, che però farà la gioia di tutti.

    Comunque comprendo molto bene.
    Io ho già iniziato il 24 mattina. Pranzo per il battesimo della mia nipotina. Proseguendo col cenone e tra un pò mi tocca il pranzo.

    Il pranzo del battesimo doveva essere “leggero”…. pizza, torta di scarola, montebianco, bucellato, cannoli e cassata….

    Sono piegato.

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  7. commediorafo ha detto:

    Fortunatamente mia madre è abbastanza dittatrice quando cucina e impasta, per cui non ci pone molte domande. Meglio così visto che il risultato è sempre ottimale.
    Potrei dedicare un post a mio padre che assaggia di nascosto per il gusto di farlo (un bambinone…), poi non da consigli costruttivi ma si lamenta per il risultato…
    Massimo

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  8. GisyScerman ha detto:

    Un abbraccio carissima !

    Ormai Natale è quasi terminato, e spero tutto al meglio…e beta nonna !

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  9. GisyScerman ha detto:

    ps – non c’è niente di più terrorifico dei doveri ai pareri culinari ! aaaaaaaaaaaahhh

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  10. isabel49 ha detto:

    Anche se in ritardo spero tu voglia gradire i miei più affettuosi auguri (oggi ho ripreso a leggere sui vari blog). Comunque per quanto riguarda la mamma vedrai che a furia di provare imparerà.
    Buon Santo Stefano allora, un caro abbraccio.
    Annamaria

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  11. sambigliong ha detto:

    ciao flavia carissima
    un abbraccio

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  12. flalia ha detto:

    Grazie a tutti per gli auguri! Sono reduce dalla scorpacciata piacentina e devo dire che il cappone (e anche tutto il resto) ha fatto il suo dovere, pace all’anima sua ;-)) Ho passato un Natale veramente sereno in famiglia… eravamo tutti di buon umore! Spero sia stato lo stesso per voi 🙂

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  13. caterinapin ha detto:

    :))))))))))))))
    Noi donne, quando ci mettiamo, siamo tremende!
    Alla fine comunque ve la siete cavata e avete passato un sereno Natale tutti insieme e questa è la cosa più importante, no?
    Ti abbraccio Ilaria cara, con i tuoi racconti riesci sempre a strapparmi un sorriso e una riflessione e di sti tempi, lasciamelo dire, non è poco!
    Un bacio :*

    Intanto mi metto avanti con i compiti… 😉

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  14. flaviablog ha detto:

    Quel menù è mooolto piemontese 🙂
    E’ che Piacenza è in effetti a un tiro di schioppo. A Bologna il tortellino attacca e vince l’agnolotto e si mangia lo zampone !O no?
    Io detesto i paragoni culinari ed anche gli esperimenti in tal campo a cui gli altri devono fare da giudice.L’anno scorso ad un’amica e le sue amiche era scoppiata la miania dei liquori fatti in casa. Quelli alla frutta ed alcol puro, che sembrano una cosa da donne e stenderebbero un toro. Hanno fatto grappa con qualunque cosa capitasse sotto mano. Peggio di Giovanni Rana che appena vede qualcosa ci fa i tortelli! 🙂

    per il resto: mangio poco e l’unica cosa che veramente mi fa scappare l’appetito ( oltre a fegato e cervella) è un pranzo a base di pesce. Mi piace, ma un intero pranzo non lo sopporto.

    Ciao

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  15. timeline ha detto:

    ahimé come cuoca non sono brava…diciamo che me la cavicchio 🙂
    le mie figlie dicono sempre manca qualcosa, ma chissà com’è che poi divorano tutto!

    [è piaciuta alla nonna la poesia di m.l. spaziani sulla luna?]

    buonannodipacedelcuore

    Blue

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  16. obhund ha detto:

    Ciao,
    spero che tu abbia passato delle festività serene.
    Ti prego di visitare il mio blog e prendere lettura dell’appello che lì si trova.
    Grazie e scusa l’eventuale disturbo.

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  17. flalia ha detto:

    Cate: grazie! Auguri 🙂

    Flavia: già, a ogni Natale, uno degli argomenti principali trattati durante il pranzo è se sia più buono il tortellino bolognese o l’agnolotto piemontese (mia nonna è piemontese, si è trasferita a Piacenza da adulta)… ovviamente, vince l’agnolotto. Poi il giorno dell’epifania siamo a pranzo dalla nonna bolognese, e qui vince il tortellino. Lo zampone mette d’accordo tutti, invece 😉
    Ih ih, una volta anche a mia nonna prese la mania dei liquori e ubriacò mezza famiglia (oltre a lei stessa) a forza di farceli “assaggiare”!! 😀

    Grazie, Annamaria, un abbraccio!

    Blue: sì, le è piaciuta e gliel’ho anche ricopiata nel suo quaderno delle poesie!
    Buon anno :-))

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