Lobotomizziamoci

Ricordate quando in tv, sotto l’egida di Maurizio Costanzo, spopolava Raffaele Morelli, lo psichiatra con i maglioncini dal collo alto, il santone del pensiero positivo, del liberare le emozioni, del “tutto è psicosomatico” e così via? Sembrava che ce ne fossimo liberati, invece l’altro giorno, sfogliando il giornale, ho notato in prima pagina, nell’angolino in basso, la pubblicità di un nuovo libro del nostro instancabile divulgatore.

Nell’immagine pubblicitaria appare il Nostro, col suo fedele maglioncino a collo alto, ripreso di tre quarti mentre lancia all’indirizzo di noi lettori un bello sguardo diretto che vuol trasmettere allo stesso tempo sicurezza e serenità interiore: possiamo fidarci, insomma. Al di sopra del suddetto faccione spicca il suo nome e sotto il nome il titolo e il sottotitolo della nuova fatica morelliana: Il sesso è amore. Vivere l’eros senza sensi di colpa. E va bene. Fin qui, niente di nuovo tra le scartoffie. Ma ciò che mi ha colpito è lo slogan usato per lanciare il libro: In amore il vero peccato è pensare. A parte che secondo me il principale alleato dei sensi di colpa non è il pensare quanto il non pensare; a parte che al giorno d’oggi non mi sembra di vedere gente particolarmente afflitta da sensi di colpa in generale e da sensi di colpa legati al sesso in particolare; a parte che – eccetto il papa e Morelli – ormai quasi nessuno (preti compresi) pronuncia più la polverosa parola peccato; a parte tutto ciò, andiamo a leggere la quarta di copertina (sottolineature mie) e cerchiamo di capire qual è il problema:

L’amore è attrazione, desiderio, piacere… e basta! Niente domande, né progetti, né fantasticherie di futuri matrimoni, né schemi in cui inserirlo. Il sesso è amore, il vero amore. Il resto sono sentimenti più superficiali, più ragionati, meno autentici: l’amore è tutto nell’evento del sesso, non c’è nient’altro da cercare o da sapere. Dopo “Ama e non pensare”, Raffaele Morelli torna con un libro intenso e rivoluzionario sul sesso. Prendendo di petto e in contropiede la morale e il pensare comune, Morelli mette di fronte a una verità potente e ineludibile: siamo davvero noi stessi soltanto quando facciamo l’amore. È attraverso il sesso infatti che si esprime la nostra anima più genuina, perché la forza divina dell’eros travolge tutte le impalcature razionali che tengono imbrigliata la nostra natura profonda. Dunque non si deve fare altro che ascoltare il desiderio che nasce dentro e lasciarsi guidare soltanto dal piacere.

Insomma, la ricetta è chiara: spassiamocela e lasciamo perdere quell’organo sopravvalutato che è il cervello; il cuore pure, è mendace; solo una parte del nostro corpo conosce la verità, tutto il resto è… repressione (qualcuno poi vada a spiegarlo ai filosofi).
Però c’è lo stesso qualcosa che non mi quadra… Io avrei almeno invertito i termini del titolo, per esempio, suona già diverso.

Comunque sul divertente sito di Morelli troverete tanti altri consigli utili per i vostri eventuali problemi, per esempio, se siete depressi giova emettere almeno un forte urlo al giorno e se tu, proprio tu che stai leggendo, ti sentissi per caso in colpa o in ansia, non preoccuparti: devi solo convincerti che Non dipende da te (titolo di un altro volume morelliano). E con questo, possiamo tranquillamente dimenticare il vecchio Freud e il suo Il disagio della civiltà: semplicemente, pensava troppo!


32 commenti on “Lobotomizziamoci”

  1. melchisedec ha detto:

    Un po’ offensivo per l’intelligenza media mi pare il discorso di Morelli, che però non riesco a visualizzare nella mia mente. Molte cosine che dice sono superate, anche nella più retriva provincia italiana. Il problema è che c’è invece la nausea del sesso sbattuto ovunque, altro che repressione.
    🙂

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  2. listen ha detto:

    Bah…si è chiusa per me una parentesi sentimentale proprio oggi, e forse non sono obbiettivo.La “rivoluzionaria tesi” riportata, qualunque ne sia il fondamento, lo sviluppo e la conclusione è una cazzata di quelle incorniciabili in un virtuale museo delle cazzate.Insomma la penso diversamente, se mi passi l’espressione.

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  3. commediorafo ha detto:

    Quindi per il buon Morelli uno che assiste una persona cara sofferente cosa fa? Perde tempo? Mah…
    Al suo Ama e non pensare preferisco l’agostiniano Ama e fa’ ciò che vuoi. Vuoi mettere?
    Massimo

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  4. PaoloFerrucci ha detto:

    Il Non dipende da te mi fa venire in mente il principio dei filosofi stoici che mi hai fatto leggere… :)*

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  5. flalia ha detto:

    Melchisedec: sì, appunto, non so se Morelli abiti in una torre d’avorio, ma noialtri poveretti, qui, mi sembra abbiamo appunto il problema opposto 😉

    Listen: mi spiace, Listen… Riguardo al Morelli, credo proprio che un giudizio più obiettivo non potessi darlo… 😀

    Massimo: caro Massimo, siamo proprio in sintonia: ho pensato anch’io al motto di S.Agostino!

    Paolo: sì, il motto in quanto tale sì, ma credo che Morelli lo usi per dimostrare tesi che con gli stoici hanno (purtroppo) ben poco a che vedere… :-**

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  6. latendarossa ha detto:

    Guarda, mentre leggevo il post, pensavo proprio a Freud e alla sottigliezza delle sue analisi. La ricetta di Morelli consiste nel dire alla gente esattamente ciò che vuole sentirsi dire: non abbiate sensi di colpa, ecc. ecc.
    Mi pare superfluo aggiungere che questo genere di pubblicazioni ha un valore scientifico che ricorda le temperature in Siberia: sotto lo zero!

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  7. ediaco ha detto:

    Grazie per il tuo passaggio: sono lusingato e quello che dici mi fa piacere. Totale sintonia anche col post sull’amore. Mi sembra incredibile che un libro del genere riesca a vendere… un caro saluto!

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  8. Masso57 ha detto:

    Mah…io me lo ricordo, ai tempi aurei del Costanzo show: fermo restando che lo ritengo un po’ il padre putativo di tutti i “piacioni”, quest’ultima uscita -che tu saggiamente racconti- mi fa pensare che sia troppo innamorato di se stesso per fare sesso con altri, o troppo impegnato a fare sesso con se stesso per innamorarsi di altri………..

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  9. flalia ha detto:

    Marcello: sì, infatti, banalità sconcertanti, perfettamente in linea con la tendenza deleteria a voler semplificare tutto, anche le cose più complesse… e infatti vende…

    Ernesto: mi sa che siam d’accordo su parecchie cose 🙂

    Masso: sì, diciamo che lui è il primo ad applicare le proprie teorie sull’autostima su se stesso… forse un po’ troppo!! ;-))

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  10. isabel49 ha detto:

    Già a guardarlo suscita del fastidio, con quell’aria ammiccante e persuasiva. “Il sesso inteso solo come piacere e basta!”, quindi siamo animali senza un cervello pensante. Tale affermazione è inconcepibile e mortificante per tutti e non solo per i filosofi che amano il pensiero e meditano,ma per tutti gli esseri umani, non siamo degli automi- macchine la nostra materia grigia, oltre che inviare comandi al nostro corpo, pensa prima di agire.
    Brava ad aver proposto questo post, nel quale ci sarebbe ancora da dire. Buona giornata cara.

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  11. sariti ha detto:

    morelli proprio non lo sopporto…

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  12. ediaco ha detto:

    http://oradi[..] Sesso e amore Questa settimana, lo spunto per un appassionato dibattito me lo dà ancora “Ali d’argento”. Qui trovate una bella riflessione a partire da un libro uscito di recente: “Il sesso è amore”. [..]

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  13. castoretpollux ha detto:

    Sarò (sarà) dissacrante ma…

    “è nel dovunque che si futura il nostro durante, tenendo conto dei nostri daltronde”

    http://www.youtube.com/watch?v=w0mY4C58-Lk

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  14. cappelliavolute ha detto:

    Uhm… non avevo mai avuto il piacere di sentire le brillanti idee di questo individuo. C’è da chiedersi come io possa aver vissuto tutto questo tempo senza sapere che, per far funzionare i miei rapporti amorosi, dovevo disattivare il cervello e attivare…. oh, caspita, forse è per questo che prima dell’anno scorso non avevo mai avuto rapporti amorosi importanti e funzionanti!!! Ma…ma… allora vuol dire che da quando le cose vanno bene e io sono innamorata e soddisfatta il mio cervello ha dichiarato sciopero a tempo indeterminato!? Forse dovrei scrivere una letterina a questo signore perchè mi spieghi qualcosa sulla mia vita…

    Eppure, eppure… ho una sensazione di dejà-vu. Mi ricorda una storia raccontatami non molto tempo fa da un ragazzo che mi è caro. Scena: lui, lei, la tenda. Occasione: il primo appuntamento. Lui: “Dai, facciamo l’amore!”. Lei: “No, dai, non voglio, poi se no rischio di innamorarmi di te”. Ora, cretina, ma cosa dici!? Da quando l’amore è una conseguenza del sesso!? L’amore, da che ne so io, dovrebbe venire prima del sesso. Ma… oddio, forse la Morellite è una malattia contagiosa!! Scappiamo, finchè siamo in tempo!

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  15. cappelliavolute ha detto:

    PS: oh, non è neanche necessario che scriva quanti secondi ci ha messo lei a cedere, vero?!

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  16. flalia ha detto:

    Isabel: cara Isabel, quando hai un Odifreddi che si vanta di avere (noi esseri umani) il 98% del DNA in comune con le scimmie (come se questo provasse chissà che cosa), quando hai un Morelli che dice queste belle cose, quando apri qualunque rivista maschile o femminile e perfino i quotidiani e trovi due volte su tre l’articolo (ora con taglio scherzoso, ora con taglio “scientifico”) che spiega ogni comportamento complesso umano con il comportamento istintivo animale, quando la Ragione è svilita da quegli stessi che poi per motivi opportunistici la difendono solo quando pare a loro, capisci che c’è un preciso discorso che, da parte di alcuni, più o meno confusamente, si cerca di portare avanti, discorso che non mi trova certamente d’accordo 🙂

    Sariti: siamo in tanti… Ben ritrovata da queste parti! 🙂

    Castoreetpollux: dissacrante?! Io adoravo il Morelli di Marcorè… l’unico Morelli che riesca a sopportare (come il Calderoli di De Luigi, del resto) 😀

    CaV: ih ih, anch’io ne ho sentite di persone che ragionano come quella ragazza! 🙂 Forse noi abbiamo letto “troppa” Jane Austen, ma tra Morelli e Jane… io non ho dubbi! C’è poi sempre la versione di Venditti sull’argomento (può esserci “sesso senza amore”?). La mia teoria è: può esserci sesso senza amore, amore senza sesso, sesso senza cervello, cervello senza niente intorno, e va bene tutto, ma quando corpo, cuore e mente “lavorano” insieme… il paradiso è in noi 🙂

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  17. cappelliavolute ha detto:

    Oh, quanto sono d’accordo! =)

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  18. cappelliavolute ha detto:

    …tra l’altro, alla fine, vinciamo noi! =)

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  19. latendarossa ha detto:

    Ma Flalia, perché a te fa schifo che il 98% del patrimonio genetico dell’uomo sia comune a quello delle scimmie? E che c’entra con Morelli? *__*

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  20. utente anonimo ha detto:

    Questo Morelli non so chi sia; da come lo presenti sembra uno stupidotto, anzi peggio, una TV personality.

    Tuttavia la sua frase:

    l’amore è tutto nell’evento del sesso, non c’è nient’altro da cercare o da sapere

    , considerata freddamente, senza volerle far dire più ci quello che vuol dire e trascurandone il goffo emittente, è davvero così stupida? Io non credo proprio. Che poi a molti non piaccia sentirselo dire, questa è un’altra faccenda. Forse bosognerebbe semplicemente omettere la parola “amore”, che così come la usiamo significa davvero poco.

    Ipofrigio

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  21. listen ha detto:

    Mi reintrometto nella discussione, perché mi torna in mente che molti, non avendo
    e altre scelte praticano il sesso mercenario, o se la parola la si vuole rendere come sinonimo di amore, praticano quindi l’amore mercenario.Tutte le opinioni sono rispettabili per carità, anche quella di far passare come “atto d‘amore” 15 minuti con un ‘altra persona a non so quale cifra.E’una negazione di una situazione oggettiva. Poi si può contrapporre a questo la situazione dove un partner è alla ricerca dell ‘altro partner danaroso e quindi dire se è amore quest ‘ultima situazione dovrebbe esserlo anche la prima e perciò dedurre da questo che l ‘amore non esiste.Ma neanche questa è soddisfacente, come non è soddisfacente paragonare una sveltina (e l ‘elemento economico qui non c ‘entra) ad un qualcosa che sia amore.Insomma da qualunque parte si inquadra la “teoria rivoluzionaria”fa acqua da tutte le parti.
    Se il succo del discorso fosse che l ‘amore è un ‘invenzione della natura allo scopo del perpetuamente della specie sarebbe molto più interessante anche se non riuscirei a condividerla in pieno.Noi amiamo a volte un’ animale molto più di una persona.certo sarebbe diverso, ma messa alla prova questa diversità quale avrebbe più valore?In un testamento di una persona morente quale nome figurrebbe tra le creature amate, quella dell ‘ultima sveltina o di un animale da compagnia che da magari da 15 anni lo abbiamo in casa? Io dico che vincerebbe l ‘animale in virtù del maggior amore ricevuto.

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  22. flalia ha detto:

    Marcello: no no, non mi fa assolutamente schifo, mi va benissimo :-)Dico solo che quel 2% di differenza sembrerà anche poco sulla carta ma conta moltissimo nella realtà (c’è una notevole differenza intellettuale, emotiva e di ogni tipo tra scimmie e uomini, nonostante la parentela che ci accomuna). Il legame tra tutti questi sostenitori dell’istinto contro la ragione consiste nel voler “ridurre” l’essere umano a pura biologia, con intenti ed esiti materialistici che, se troppo “spinti”, contesto…

    Ipofrigio: ciao!! :-)) Be’, è che mi sembra un po’ riduttivo “comprimere” l’amore solo o principalmente nell’evento sessuale, per quanto importante sia questa dimensione; poi quella frase si inscrive nella sua “teoria” per cui per vivere bene dobbiamo fidarci solo del nostro istinto e del nostro piacere, e anche questo non mi suona tanto bene… Per tornare a quel che dici tu, allora sarebbe meglio tornare alla vecchia distinzione tra sesso e amore, senza svalutare né l’uno né l’altro!

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  23. flalia ha detto:

    Listen: sì, è vero. Penso che l’esperienza comune attesti quanti tipi di amore esistono e anche quanto possa essere intenso, dirompente e anche tenace, questo sentimento. Difficile catalogarlo o svalutarlo così tanto…

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  24. calimero00 ha detto:

    Passo per augurarti una splendida domenica, mia dolcissima e carissima amica:-)
    Ti abbraccio con immenso affetto,Ila:-)
    Marco

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  25. flaviablog ha detto:

    Ecco: ci voleva proprio la giustificazione di Morelli sul sesso senza pensieri, per dar l’ultima mazzata al concetto di responsabilità di coppia. Allora, se siamo infelici, via alla libera copula, lanciando un urlo antidepressivo di tanto in tanto, possibilmente di notte e in un condominio :-)))
    Siamo alla frutta, ma non da adesso. Va così da un decennio buono, tanto che spero in un’inversione di tendenza.

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  26. isabel49 ha detto:

    Cara Flalia, ho apprezzato molto il tuo racconto e ti chiedo scusa per averti confusa, come ti ho scritto da Flaviablog l’emicramia dovuta alla leggera influenza mi deconcentra. Ciao a presto.

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  27. flalia ha detto:

    Marco: ciaooo :-)) Buona settimana! 🙂

    Flavia: ci spero anch’io, ma non vedo avvisaglie… 🙂

    Isabel: figurati, non importa, l’importante è che ti sia piaciuto il racconto e… che ti passi l’emicrania, soprattutto 🙂

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  28. utente anonimo ha detto:

    Secondo me ha in buona parte ragione Morelli, in particolare quando dice “…È attraverso il sesso infatti che si esprime la nostra anima più genuina, perché la forza divina dell’eros travolge tutte le impalcature razionali che tengono imbrigliata la nostra natura profonda.”.
    Se togliamo quel “divino”, che non c’azzecca, introducendo un tocco di saggezza dipietrista, vogliamo forse negare che esistano individui che scopri essere parenti delle scimmie proprio nell’intimità del sesso? Quei primi della classe maglioncinati che, pur teorici dell’Amore romantico e pieno di pensieri finché se la sognano, si rivelano totali acefali alla prima desiderata copula e seguaci della via verso la santità attraverso la pratica di salvifiche sveltine senza ragionamenti? Dai, suvvia, ha ragione, … Kittymol77

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  29. listen ha detto:

    Ma certo che ha ragione ….come dargli torto…solo con il sesso si esprime la nostra anima più genuina, anche togliendo la parola divina.
    Così i criceti che trombano nella gabbietta esprimono la loro “anima” pari-pari al grande amore della nostra vita.Sto’Morelli la sa lunga….lo sempre detto io.

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  30. flalia ha detto:

    Kittymol: sul fatto che il sesso sia una delle attività o delle pulsioni in cui maggiormente ci liberiamo da tante convenzioni e artifici e siamo più liberi e veri, sono d’accordo, anche se non sempre è così, anzi può accadere e spesso accade il contrario. Quel che contesto in particolare è il fatto che il sesso coincida in toto con l’amore, che se il mio istinto mi spinge verso una persona allora significa che la amo e che sia questo impulso a dire l’unica verità. Che la “sveltina senza ragionamento” sia di per sé amore. In più ci sono anche altre attività in cui riusciamo a essere pienamente noi stessi, forse anche più che nel sesso in quanto tale, attività in cui siamo anche più liberi rispetto a quanto possiamo esserlo assecondando un istinto biologico che, come tale, ha due facce (libertà e necessità). In questo mi sento in sintonia col commento di Listen.

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  31. Fogliadivite ha detto:

    mah! Morelli lo ricordo anch’io da Costanzo, non getterei via tutto nè concordo su tutto. Il sesso è l’espressione fisica dell’amore, (e per sesso non intendo solo la “copula”), là si capisce molto di come sono le persone nel loro profondo. Non mi riferisco alle storie senza importanza ovviamente, in quello non c’è molto. In merito ai sensi di colpa credo che nascano davvero dal “pensare”, e non intendo con questo dire che non si debba “pensare”, ma che si debba vivere nel presente e non con un piede sempre indietro o non si vedranno che cose che non si sono fatte o che andavano fatte diversamente o meglio. Da questo tipo di pensiero nascono i sensi di colpa, quelli che fanno male, quelli che distruggono. Altra faccenda è la rielaborazione dei fatti accaduti, ma vivendo l’oggi, questo è a mio modo di vedere un pensare sano.
    Avere troppe aspettative per il futuro non permette ugualmente di vivere il presente, si sta proiettati verso qualcosa che non esiste e non si vede quello che si sta vivendo.

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  32. flalia ha detto:

    Fogliadivite: sono d’accordo con te, quello che mi faceva ridere di quelle affermazioni del Morelli-pensiero è che, così esposte, mi parevano un po’ radicali e non potevo non ironizzarci su! 😉 Sui sensi di colpa il discorso sarebbe lungo: in sintesi, penso che sia sbagliato tanto instillare nella gente sensi di colpa spesso inutili e dannosi, quanto un’ingenua e fanatica deresponsabilizzazione generale. Un po’ di equilibrio, insomma… 🙂

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