Elogio dell’amanuense

[Post moralistico e quindi noioso e inutile; e perfino un po’ lugubre. Ma è quel che penso]

Un tempo la cultura era soprattutto ripetizione. L’intellettuale (ma questa parola è sbagliata, è un concetto moderno, insopportabile ormai) era colui che leggeva, studiava e commentava le grandi opere classiche. E quando produceva qualcosa di suo lo faceva all’interno di un certo stile e di codici e regole precise. Fino a non molti secoli fa ciò che definiva un’opera d’arte non era la sua originalità, ma al contrario la sua conformità ai criteri stilistici del genere in cui si inscriveva, all’interno dei quali la creatività poteva dispiegarsi. 

Oggi invece c’è la smania dell’originalità. Spesso poi essere originali coincide, nella mentalità di molti, con l’essere trasgressivi, il che spesso si riduce all’atto narcisistico e infantile del giocare a spararla più grossa, come i bambini piccoli che si divertono a provocare dicendo/facendo cose che gli adulti hanno loro vietato, restando comunque invischiati nell’ottica bambino/adulto, con gli adulti che di fronte a tali stupide provocazioni sorridono indulgenti anche quando fingono di arrabbiarsi.

Anche solo tra i blog non si contano quelli che promettono pensieri “alternativi”, “anticonformisti”, “controcorrente” eccetera. Costoro sembrano decisissimi a tenersi ben lontani dalla tanto temuta uniformità, ma spesso è proprio in questo tipo di scritti e (nella vita reale) di discorsi, che trovo il massimo del conformismo. Mi capita molto più spesso di ascoltare pensieri interessanti e fecondi proprio da persone che non si propongono “liberi pensatori” e non vogliono insegnare niente a nessuno ma vivono semplicemente la loro vita con impegno, con fatica, con gioia anche, trovando in questo loro vivere quotidiano e imperfetto il proprio sguardo, la propria voce, a cui restano fedeli.

Io sono decisamente a favore delle virtù quotidiane rispetto a quelle eroiche.

Apprezzo (e coltivo) la capacità di vivere anonimi (senza diventare frustrati o depressi) tra l’esercito di aspiranti famosi che ci circondano; le virtù del fare rispetto a quelle del mero essere, in un’epoca in cui l’essere se stessi sembra la massima aspirazione dell’esistenza individuale.

Mi piace leggere i libri di Nuto Revelli in cui le vite delle persone si affiancano tra loro, con i loro linguaggi ormai sconfitti, in una coralità che è ciò che fa la storia e ci ricorda che siamo solo anelli di una lunga catena.

Mi dà un senso di pace pensare al monaco amanuense che nel chiuso del suo monastero, mentre fuori si scatenava l’orrore che ci ha sempre accompagnati dal principio dei tempi (carestie, epidemie, guerre, gente che si scannava eccetera), con pazienza e caparbietà ricopiava e commentava, strappandole all’oblio e nascondendosi dietro di loro, quelle opere che riteneva giusto giungessero fino a noi.


38 commenti on “Elogio dell’amanuense”

  1. GiacominoLosi ha detto:

    ammirare è giusto, ma imitare è impossibile. Coltivare il proprio hortus nella maggiore onestà non ha mai fatto male a nessuno. Ma anche prendere coscienza del proprio carattere: a chi è esibizionista non puoi chiedere di fare l’umile tamericio.
    Ho attaccato un mezzo pippone della serie “il vecchio saggio dice..” – troppo tardi!

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  2. GiacominoLosi ha detto:

    ammirare è giusto, ma imitare è impossibile. Coltivare il proprio hortus nella maggiore onestà non ha mai fatto male a nessuno. Ma anche prendere coscienza del proprio carattere: a chi è esibizionista non puoi chiedere di fare l’umile tamericio.
    Ho attaccato un mezzo pippone della serie “il vecchio saggio dice..” – troppo tardi!

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  3. flalia ha detto:

    Giacomino: il “pippone” è il mio (ho avuto però l’accortezza di avvisare che era un predicozzo!): ognuno viva come vuole, ma non pensi ci sia un esibizionismo indotto, per cui se non urli “Io, io” più forte degli altri non sei nessuno? Questo mi dà fastidio. Mi infastidisce vedere gente che scrive un blog o un libercolo qualunque in cui parla e straparla di sé sentendosi un genio. Non apprezzo il narcisismo dilagante. Poi, non impedirò mai (né potrei) a nessuno di fare quel che crede e vivo la mia anonima vita in pace… :-))
    Ciao, grazie,
    Ilaria

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  4. flalia ha detto:

    Giacomino: il “pippone” è il mio (ho avuto però l’accortezza di avvisare che era un predicozzo!): ognuno viva come vuole, ma non pensi ci sia un esibizionismo indotto, per cui se non urli “Io, io” più forte degli altri non sei nessuno? Questo mi dà fastidio. Mi infastidisce vedere gente che scrive un blog o un libercolo qualunque in cui parla e straparla di sé sentendosi un genio. Non apprezzo il narcisismo dilagante. Poi, non impedirò mai (né potrei) a nessuno di fare quel che crede e vivo la mia anonima vita in pace… :-))
    Ciao, grazie,
    Ilaria

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  5. maggicatrippy ha detto:

    pienamente d’accordo con te flalia, ma paradossalmente penso che già il fatto di scrivere un blog, sia una forma di esibizionismo!
    ricerca di conferme, un modo per dire “esisto anch’io”, anzi forse un modo un po’ vigliacco per dirlo, per esporsi, ma non del tutto…
    e qua siamo tutti sulla stessa barca!

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  6. maggicatrippy ha detto:

    pienamente d’accordo con te flalia, ma paradossalmente penso che già il fatto di scrivere un blog, sia una forma di esibizionismo!
    ricerca di conferme, un modo per dire “esisto anch’io”, anzi forse un modo un po’ vigliacco per dirlo, per esporsi, ma non del tutto…
    e qua siamo tutti sulla stessa barca!

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  7. flalia ha detto:

    Ciao Trippy, sì, mi aspettavo questa obiezione, che in parte è vera, ma su cui però non sono del tutto d’accordo. Un blog in fondo è uno strumento assolutamente anonimo, non credo che sia necessariamente l’esibizionismo che spinge una persona a tenere un blog. Io per es. ho iniziato a scrivere qui perché mi sentivo sola con i miei pensieri e avevo voglia di esternarli, poi se nessuno mi legge ben venga. Il mio blog è un “coso” insignificante tra tanti e non mi interessa che sia notato (anche se mi fanno piacere i commenti). Inoltre anche quando parlo di cose personali cerco di raccontare cose che possano interessare anche altri. Io tengo un diario, per esempio, che è solo mio, e sono contraria all’equazione blog=diario.
    inoltre non tutti quelli che scrivono su un blog si sentono dei geni o delle persone speciali; scrivono e basta, il blog per loro è una cosa tra tante.
    Scusa la lunghezza, ma volevo far capire che per me non è tanto una questione di “cosa” fai, ma di “come” lo fai, cioè con quale intenzione. Infatti ci sono blog spassosissimi e interessanti, i cui autori però non si sentono eccezionali… esiste uno scrivere per lo scrivere e uno scrivere per il successo (per quanto effimero).
    Non so se mi sono spiegata bene… mi sa di no… 😦
    Ciao,
    Ilaria

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  8. flalia ha detto:

    Ciao Trippy, sì, mi aspettavo questa obiezione, che in parte è vera, ma su cui però non sono del tutto d’accordo. Un blog in fondo è uno strumento assolutamente anonimo, non credo che sia necessariamente l’esibizionismo che spinge una persona a tenere un blog. Io per es. ho iniziato a scrivere qui perché mi sentivo sola con i miei pensieri e avevo voglia di esternarli, poi se nessuno mi legge ben venga. Il mio blog è un “coso” insignificante tra tanti e non mi interessa che sia notato (anche se mi fanno piacere i commenti). Inoltre anche quando parlo di cose personali cerco di raccontare cose che possano interessare anche altri. Io tengo un diario, per esempio, che è solo mio, e sono contraria all’equazione blog=diario.
    inoltre non tutti quelli che scrivono su un blog si sentono dei geni o delle persone speciali; scrivono e basta, il blog per loro è una cosa tra tante.
    Scusa la lunghezza, ma volevo far capire che per me non è tanto una questione di “cosa” fai, ma di “come” lo fai, cioè con quale intenzione. Infatti ci sono blog spassosissimi e interessanti, i cui autori però non si sentono eccezionali… esiste uno scrivere per lo scrivere e uno scrivere per il successo (per quanto effimero).
    Non so se mi sono spiegata bene… mi sa di no… 😦
    Ciao,
    Ilaria

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  9. commediorafo ha detto:

    Quello che esprimi in questo post vale anche per gli adolescenti che si sentono se stessi solo vestendosi tutti uguali. Insomma, non riguarda solo lo scrivere, ma tutto ciò che è il nostro essere. Sulla “sfida” tra originalità e “conformità ai criteri stilistici” penso che ci sia una via di mezzo. Mi piace leggere un libro o ascoltare un CD nuovo di un artista che mi piace e pensare che è bello perchè è qualcosa di nuovo, ma allo stesso tempo tradizionale perchè vi riconosco lo stile personale dell’autore, cantante, musicista o scrittore che sia.
    Buon fine settimana!
    Massimo

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  10. commediorafo ha detto:

    Quello che esprimi in questo post vale anche per gli adolescenti che si sentono se stessi solo vestendosi tutti uguali. Insomma, non riguarda solo lo scrivere, ma tutto ciò che è il nostro essere. Sulla “sfida” tra originalità e “conformità ai criteri stilistici” penso che ci sia una via di mezzo. Mi piace leggere un libro o ascoltare un CD nuovo di un artista che mi piace e pensare che è bello perchè è qualcosa di nuovo, ma allo stesso tempo tradizionale perchè vi riconosco lo stile personale dell’autore, cantante, musicista o scrittore che sia.
    Buon fine settimana!
    Massimo

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  11. maggicatrippy ha detto:

    sì certo, ognuno ha una propria “teoria del blog”…
    ti sei spiegata.
    🙂

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  12. maggicatrippy ha detto:

    sì certo, ognuno ha una propria “teoria del blog”…
    ti sei spiegata.
    🙂

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  13. flalia ha detto:

    @Massimo: è vero, è l’atteggiamento tipico degli adolescenti, ma se in essi è scusabile perché è una fase della crescita, è disastroso (sempre secondo me) che questo atteggiamento permanga anche in persone adulte.
    Poi, io apprezzo la creatività e anche l’originalità, ma non quando è una pura (e spesso vuota) espressione del sé; abbasso gli “Io ” ipertrofici!
    Buon fine settimana anche a te!
    @ Trippy: :-))

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  14. flalia ha detto:

    @Massimo: è vero, è l’atteggiamento tipico degli adolescenti, ma se in essi è scusabile perché è una fase della crescita, è disastroso (sempre secondo me) che questo atteggiamento permanga anche in persone adulte.
    Poi, io apprezzo la creatività e anche l’originalità, ma non quando è una pura (e spesso vuota) espressione del sé; abbasso gli “Io ” ipertrofici!
    Buon fine settimana anche a te!
    @ Trippy: :-))

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  15. GiacominoLosi ha detto:

    io lo uso come rimedio agli attacchi di chattite
    e poi mi diverto a sparare minchiate
    semplicistico?

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  16. GiacominoLosi ha detto:

    io lo uso come rimedio agli attacchi di chattite
    e poi mi diverto a sparare minchiate
    semplicistico?

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  17. edi ha detto:

    il mero avere un blog è sintomo inequivocabile di narcisismo. Spesso è salubre. 🙂

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  18. edi ha detto:

    il mero avere un blog è sintomo inequivocabile di narcisismo. Spesso è salubre. 🙂

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  19. flalia ha detto:

    @Giacomino: macché semplicistico, è perfetto! E’ lo spirito che piace a me! E poi sia i tuoi post che i tuoi commenti mi fanno troppo ridere! 🙂
    @ Edi: No, non è sempre mero narcisismo il semplice atto di esprimere opinioni (su un blog o senza blog). Altrimenti cosa dovremmo fare? Tacere?
    Invece sono d’accordo sul fatto che tenere un blog per molti può essere salutare.
    Ciao,
    Ilaria

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  20. flalia ha detto:

    @Giacomino: macché semplicistico, è perfetto! E’ lo spirito che piace a me! E poi sia i tuoi post che i tuoi commenti mi fanno troppo ridere! 🙂
    @ Edi: No, non è sempre mero narcisismo il semplice atto di esprimere opinioni (su un blog o senza blog). Altrimenti cosa dovremmo fare? Tacere?
    Invece sono d’accordo sul fatto che tenere un blog per molti può essere salutare.
    Ciao,
    Ilaria

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  21. maggicatrippy ha detto:

    io ho iniziato a usarlo come rimedio agli attacchi di chattite di qualcuno. poi mi ci sono affezionata.
    😛

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  22. maggicatrippy ha detto:

    io ho iniziato a usarlo come rimedio agli attacchi di chattite di qualcuno. poi mi ci sono affezionata.
    😛

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  23. flalia ha detto:

    Mi sembra giusto, Trippy: mai subire passivamente! ;-))

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  24. diegodandrea ha detto:

    mmmh… meglio che non commenti questo post, potrebbe uscire fuori il mio ego ipertrofico e narcisista! Aihmé, ho anche quello! 😉
    Ciao D

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  25. diegodandrea ha detto:

    mmmh… meglio che non commenti questo post, potrebbe uscire fuori il mio ego ipertrofico e narcisista! Aihmé, ho anche quello! 😉
    Ciao D

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  26. flalia ha detto:

    Un pochino ce l’abbiamo tutti! 😉 Non c’è niente di male…
    Ciao!

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  27. flalia ha detto:

    Un pochino ce l’abbiamo tutti! 😉 Non c’è niente di male…
    Ciao!

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  28. edi ha detto:

    semplice, potremmo non esprimerle (per rispondere al tuo quesito).
    del resto, non tutti ne sentono un bisogno così impellente 😉

    tanto più che un blog è una pagina pubblica e non un circolo di amici; se scrivi su un blog ciò che pensi, esponi anche le tue stesse idee al commento altrui – di plauso o di critica.

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  29. edi ha detto:

    semplice, potremmo non esprimerle (per rispondere al tuo quesito).
    del resto, non tutti ne sentono un bisogno così impellente 😉

    tanto più che un blog è una pagina pubblica e non un circolo di amici; se scrivi su un blog ciò che pensi, esponi anche le tue stesse idee al commento altrui – di plauso o di critica.

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  30. melchisedec ha detto:

    Che aggiungere? Una scrittura come “manducazione” della cultura può preservarci dai pericoli di una originalità che spesso è priva del tutto di “anima”.
    L’anima di un post può uscir fuori da un post trasgressivo come da uno “classico”. Sta al lettore capire.
    Serena domenica.
    Alla prossima.

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  31. melchisedec ha detto:

    Che aggiungere? Una scrittura come “manducazione” della cultura può preservarci dai pericoli di una originalità che spesso è priva del tutto di “anima”.
    L’anima di un post può uscir fuori da un post trasgressivo come da uno “classico”. Sta al lettore capire.
    Serena domenica.
    Alla prossima.

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  32. edi ha detto:

    (ci tenevo a precisare: absit iniuria verbis. Molto spesso – non m’azzardo a dire “sempre” – l’altrui opinione vale la pena d’essere ascoltata; si può o non si può essere d’accordo. Buona giornata)

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  33. flalia ha detto:

    @ Edi: sottoscrivo tutto ciò che hai scritto nei tuoi ultimi due commenti (finalmente ci troviamo d’accordo!). Io sono felice di ricevere i commenti dei lettori, e mi fa piacere riceverli anche quando non sono d’accordo con ciò che ho scritto. Nella vita “normale”, idem. Non sono contraria all’espressione di opinioni né all’originalità in sé ma alla smania di volersi distinguere a tutti i costi. Voglio dire che si può essere felici anche senza diventare famosi scrittori, veline, blogstar e così via.
    @Melchisedec: come al solito, parole perfette le tue. Ciao! 🙂

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  34. flalia ha detto:

    @ Edi: sottoscrivo tutto ciò che hai scritto nei tuoi ultimi due commenti (finalmente ci troviamo d’accordo!). Io sono felice di ricevere i commenti dei lettori, e mi fa piacere riceverli anche quando non sono d’accordo con ciò che ho scritto. Nella vita “normale”, idem. Non sono contraria all’espressione di opinioni né all’originalità in sé ma alla smania di volersi distinguere a tutti i costi. Voglio dire che si può essere felici anche senza diventare famosi scrittori, veline, blogstar e così via.
    @Melchisedec: come al solito, parole perfette le tue. Ciao! 🙂

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  35. utente anonimo ha detto:

    Ho trovato il tuo post assolutamente condivisibile, non lugubre e neanche noioso. Ho sempre pensato che non c’è niente di più scontato dell’anticonformismo fine a se stesso. Che poi è quello che ci propinano ogni giorno… bello il tuo blog, è etereo.
    Buon lavoro di riflessione,
    Laura

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  36. utente anonimo ha detto:

    Ho trovato il tuo post assolutamente condivisibile, non lugubre e neanche noioso. Ho sempre pensato che non c’è niente di più scontato dell’anticonformismo fine a se stesso. Che poi è quello che ci propinano ogni giorno… bello il tuo blog, è etereo.
    Buon lavoro di riflessione,
    Laura

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  37. flalia ha detto:

    Grazie! Hai capito quel che intendevo dire… 🙂
    Ciao,
    Ilaria

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  38. flalia ha detto:

    Grazie! Hai capito quel che intendevo dire… 🙂
    Ciao,
    Ilaria

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